Crescono licenze e referenze sotto il marchio europeo: opportunità per le cantine tra imballaggi, detergenza e turismo green
La Commissione europea ha annunciato che l’EU Ecolabel ha raggiunto un nuovo massimo storico: oltre 109.000 prodotti certificati e più di 3.380 licenze in circolazione. Il dato, aggiornato a 9 ottobre 2025, conferma l’attrattività del marchio ambientale europeo, con una crescita del 7% dei prodotti certificati rispetto a marzo e del 4% delle licenze. La spinta arriva da cosm-etica, detergenza, carta-tessile e, in modo sempre più evidente, dal packaging legato all’agroalimentare e al wine&hospitality.
Perché interessa il mondo del vino
Per cantine, consorzi e operatori dell’enoturismo, l’EU Ecolabel è un driver competitivo: imballaggi a minore impatto, carta e cartoni certificati, detergenti di cantina e prodotti per la cura della struttura ricettiva concorrono a una filiera realmente sostenibile. Integrare EU Ecolabel con schemi specifici come Equalitas, VIVA o SOStain consente di unire tracciabilità ambientale e metriche di settore (carbon footprint, uso dell’acqua, biodiversità).
Italia in prima fila e casi d’uso
Secondo il portale ufficiale, l’Italia figura tra i Paesi con più prodotti certificati, grazie a una rete di fornitori che copre packaging, detergenza professionale e carta stampata. Per il vino, questo si traduce in possibilità concrete: etichette e astucci Ecolabel, linee cortesia per l’hospitality enoturistica, forniture di pulizia a basso impatto. Le aziende possono così raccontare un percorso coerente, evitando il greenwashing e comunicando in modo misurabile.
Come accedere e quali vantaggi
La procedura prevede domanda, verifica di conformità e monitoraggio periodico. I benefici includono reputazione, visibilità sui cataloghi europei e, in alcuni bandi, punteggi premianti. Per chi opera nel vino, l’invito è mappare i punti della catena del valore in cui l’EU Ecolabel porti impatto immediato (packaging primario/secondario, carta, detergenza) e comunicarlo in sinergia con le certificazioni settoriali già presenti.
