Langhe 2025: i muretti a secco tornano a vivere e salvano la collina

Langhe piemontesi

Greenwine.it

Marco Perrone

Ottobre 22, 2025

Un progetto tra Barolo e La Morra unisce tradizione e sostenibilità per proteggere paesaggio e biodiversità

Tra i filari di Barolo e Monforte, decine di artigiani ricostruiscono muretti a secco, un tempo spina dorsale dell’agricoltura collinare.
L’iniziativa, promossa da Regione Piemonte e Consorzio del Barolo, mira a recuperare oltre 15 chilometri di murature abbandonate, restituendo stabilità ai terreni e bellezza al paesaggio UNESCO.

Un’alleanza tra tradizione e futuro

I muretti, costruiti senza cemento, trattengono acqua e terreno, creando microhabitat per piante e insetti. “Ogni pietra posata è un atto d’amore verso la terra”, racconta Chiara Boschis, pioniera della viticoltura sostenibile. L’obiettivo non è solo agricolo, ma culturale: formare giovani artigiani e restituire valore alle competenze manuali.

Turismo lento e comunità rurale

Accanto ai lavori di restauro nascono percorsi escursionistici e didattici che uniscono vino, paesaggio e memoria contadina.
Il turista non è più spettatore, ma parte di un ecosistema che respira: cammina, ascolta, degusta.
Le Langhe del futuro non si vendono, si vivono.