L’infuso di zenzero non è tutto oro: i rischi nascosti che pochi conoscono

L’infuso di zenzero non è tutto oro: i rischi nascosti che pochi conoscono - greenwine.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 24, 2025

Dalla medicina cinese alle nostre tazze: tutto sull’infuso di zenzero, tra tradizione, scienza e falsi miti.

L’infuso di zenzero è una delle bevande più amate degli ultimi anni. C’è chi lo prepara ogni mattina per “purificarsi”, chi lo usa dopo i pasti per digerire meglio e chi lo considera una pozione quasi magica contro raffreddore, nausea e chili di troppo. In realtà, dietro la sua fama millenaria si nasconde una storia antica e un equilibrio delicato tra tradizione e realtà scientifica.

Il suo impiego risale a oltre 2000 anni fa, quando in Cina era considerato un rimedio universale contro malesseri di ogni tipo. Oggi, tra una tazza di tè verde e un bicchiere di detox, l’infuso di zenzero è tornato protagonista. Ma funziona davvero? E come si prepara nel modo giusto?

Come si prepara l’infuso di zenzero

Per ottenere un infuso di zenzero autentico, si può partire dal rizoma fresco o essiccato. Il procedimento è semplice: basta far bollire 250-300 ml d’acqua, versarla su un cucchiaio di zenzero sminuzzato e lasciarla in infusione per 10-15 minuti. Poi si filtra e si beve caldo. Chi lo preferisce più dolce può aggiungere miele o zucchero di canna, e chi vuole aumentarne il potere digestivo può completarlo con una fetta di limone.

Zenzero
Come preparare gli infusi e i suoi benefici -greenwine.it

Il sapore è pungente, speziato, leggermente agrumato. Un vero concentrato di energia. Non a caso molti lo consumano al mattino o dopo pranzo. L’importante è ricordare che si tratta di una preparazione estemporanea: va bevuta subito, o al massimo entro 24 ore se conservata in frigo.

L’infusione, rispetto alla decozione, è un metodo più delicato: serve per estrarre le sostanze idrosolubili del rizoma senza rovinarne i principi attivi. Tuttavia, proprio per questo, non garantisce la stessa potenza degli estratti concentrati o degli integratori titolati in gingeroli, le molecole responsabili delle principali proprietà dello zenzero.

Benefici reali e falsi miti

Attorno all’infuso di zenzero ruotano moltissimi luoghi comuni. Tra i più diffusi ci sono quelli legati alle sue presunte proprietà dimagranti e antinfiammatorie. La verità è che nessuno studio scientifico ha dimostrato che una semplice tazza d’infuso possa far dimagrire o curare dolori articolari. Gli effetti osservati in laboratorio derivano da estratti concentrati, non dall’infusione casalinga.

Esistono, però, benefici concreti e comprovati. Lo zenzero può favorire la digestione, ridurre gonfiore e gas intestinali e contrastare la nausea da viaggio. Queste azioni sono dovute ai gingeroli, che stimolano i succhi gastrici e la motilità intestinale. Per chi soffre di digestione lenta o pesantezza post-pranzo, bere una tazza d’infuso dopo i pasti può davvero fare la differenza. Molti lo associano anche al limone, che ne potenzia l’effetto digestivo e dona freschezza. Alcune erboristerie lo propongono insieme a menta, finocchio o anice per aumentare la sua efficacia naturale.

Attenzione a quando si usa

Come ogni rimedio naturale, anche l’infuso di zenzero ha le sue controindicazioni. Non è consigliato durante gravidanza e allattamento, perché non esistono prove sufficienti sulla sicurezza in queste fasi delicate. Meglio chiedere il parere del medico, soprattutto se si assumono farmaci anticoagulanti, antidiabetici o per la pressione.

In alcune persone può causare bruciore di stomaco, diarrea o irritazione gastrica, soprattutto se consumato a stomaco vuoto o in dosi eccessive. È sconsigliato anche a chi soffre di calcoli biliari o di reflusso gastrico. Un errore frequente è considerarlo un rimedio “innocuo” solo perché naturale. In realtà, anche le piante officinali contengono molecole attive, e un uso scorretto può avere effetti indesiderati.

Gli esperti ricordano che, per ottenere benefici concreti e misurabili, è preferibile affidarsi a integratori standardizzati in gingeroli, che permettono di conoscere la quantità esatta di principi attivi assunti. L’infuso resta una bevanda piacevole, utile per favorire la digestione o dare sollievo in caso di nausea leggera, ma non può essere considerato un trattamento terapeutico.

Lo zenzero, insomma, resta un grande alleato del benessere quotidiano, ma va usato con equilibrio. Un gesto semplice come bere una tazza d’infuso può trasformarsi in un piccolo rituale di salute, purché non si cada nella trappola delle false promesse.