Il Ministero dei Trasporti riattiva la piattaforma per il contributo che copre fino all’80% dei costi delle patenti professionali.
Da oggi, 20 ottobre 2025, è ufficialmente possibile fare domanda per il bonus patente autotrasporto, l’incentivo rivolto ai giovani che vogliono intraprendere la carriera di autista professionista.
Dopo mesi di attesa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha riaperto la piattaforma digitale che consente di richiedere fino a 2.500 euro per coprire le spese necessarie al conseguimento delle patenti professionali per la guida di mezzi pesanti e autobus.
L’iniziativa rientra nel “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto”, un progetto che mira a sostenere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e a colmare la carenza di conducenti qualificati nel settore. Con questo contributo, lo Stato aiuta chi vuole specializzarsi in un mestiere che continua a offrire numerose opportunità occupazionali in tutto il Paese.
A chi spetta il bonus patente 2025
Il bonus patente è destinato a chi ha tra i 18 e i 35 anni e risiede in Italia. Può fare domanda anche chi ha una cittadinanza straniera, a patto che abbia un permesso di soggiorno valido. La novità di quest’anno riguarda proprio l’apertura della misura ai cittadini stranieri, introdotta dopo una decisione del Tribunale di Torino che ha accolto il ricorso presentato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi).

Fino al 2024, infatti, il contributo era riservato solo ai cittadini italiani. La sentenza ha stabilito che il requisito di nazionalità violava il principio di uguaglianza, imponendo al Ministero di rimuoverlo dai bandi successivi. Da ora, quindi, il bonus è accessibile a tutti i residenti, indipendentemente dalla provenienza.
Per presentare la domanda servono pochi requisiti concreti:
avere tra i 18 e i 35 anni;
essere residenti in Italia;
iscriversi a un corso di formazione in una scuola guida accreditata;
possedere un documento d’identità valido o un permesso di soggiorno;
non aver già ricevuto il contributo negli anni precedenti.
Non è richiesto alcun limite Isee, e il contributo non incide sul reddito. In pratica, i soldi ricevuti non vanno dichiarati e non aumentano le tasse.
Quanto vale il contributo e cosa copre
Il bonus patente 2025 copre fino all’80% delle spese di formazione, per un massimo di 2.500 euro. È pensato per chi deve conseguire patenti professionali per il trasporto merci o persone. I titoli validi includono le categorie C, C1, CE, C1E, D, D1, DE, D1E e la Cqc (Carta di qualificazione del conducente).
Il contributo si può spendere solo presso autoscuole accreditate, iscritte all’elenco ufficiale del Mit. Le scuole che vogliono aderire devono rispettare standard precisi di qualità e trasparenza.
Per richiedere il bonus occorre accedere alla piattaforma online “Bonus Patente” sul sito del Ministero, registrarsi e completare la procedura guidata. Dopo la verifica dei dati, il sistema genera un voucher digitale da presentare alla scuola guida. Il buono resta valido per 60 giorni dalla data di emissione e deve essere convalidato entro quel termine.
Come richiedere il bonus e cosa succede dopo
Dopo l’attivazione del voucher, il candidato ha 18 mesi di tempo per conseguire la patente o la Cqc. Se non rispetta le scadenze, perde automaticamente il diritto al contributo e non può richiederlo una seconda volta. Il buono è personale e non trasferibile, quindi non può essere ceduto o utilizzato da altri.
Per quest’anno il Ministero dei Trasporti ha messo a disposizione 4,7 milioni di euro, mentre il fondo complessivo destinato al progetto, valido dal 2022 al 2026, raggiunge 25,3 milioni di euro. Nel 2024, quasi 2.000 voucher erano stati richiesti in meno di ventiquattr’ore, segno dell’interesse crescente verso il settore e della necessità di rinnovare la forza lavoro.
Molti giovani guardano al bonus patente come a un’occasione concreta per iniziare un lavoro stabile e ben retribuito. In Italia mancano migliaia di autotrasportatori qualificati, e l’età media della categoria continua a salire. Il contributo serve proprio a ridurre i costi d’ingresso in una professione che richiede competenza, responsabilità e formazione continua.
Le domande resteranno aperte fino all’esaurimento dei fondi, e proprio per questo conviene agire in fretta. Chi compila correttamente la richiesta nelle prime ore ha più possibilità di ottenere il voucher, come già accaduto negli anni passati.
Il bonus 2025 non è solo un aiuto economico, ma un investimento nel futuro del trasporto italiano. Offrendo un sostegno reale a chi vuole formarsi, il programma del Mit mira a creare una nuova generazione di conducenti e a garantire continuità a uno dei settori più strategici per l’economia nazionale.
