Da quando ho scelto il mercato libero, la stagione fredda non pesa più sulla bolletta di casa

Da quando ho scelto il mercato libero, la stagione fredda non pesa più sulla bolletta di casa

Luca Antonelli

Ottobre 26, 2025

La prima raffica fredda in città e le prime case che profumano di riscaldamento: è quel momento in cui molte famiglie in Italia riaccendono i termosifoni e iniziano a contare le spese.

Con le tariffe del gas in crescita, la spesa media per il riscaldamento domestico si aggira intorno a 1.024 euro all’anno, secondo le analisi più recenti. Per chi vive in appartamenti datati o in villette con scarsa coibentazione, il conto può diventare rapidamente pesante.

Il passaggio dal servizio a maggior tutela al mercato libero, se gestito con criterio, può ridurre la bolletta: offerte, sconti e condizioni contrattuali diverse cambiano il costo finale. Un dettaglio che molti sottovalutano è la durata effettiva dell’attivazione del nuovo contratto: gli operatori segnalano tempi che vanno dai 15 ai 60 giorni, dunque muoversi per tempo è utile. Chi apre il contatore quando le temperature scendono rischia di ritrovarsi con il nuovo contratto attivo solo a stagione inoltrata.

Ridurre i consumi senza rinunciare al comfort

Abbassare la temperatura interna di un solo grado è tra le mosse più efficaci: in media può portare a un risparmio vicino a 100 euro l’anno sulla bolletta del gas. Non si tratta di rinunciare al comfort, ma di ottimizzare. Per esempio, impostare la caldaia su fasce orarie corrette e ridurre di un’ora al giorno il funzionamento dei termosifoni può far risparmiare circa 35 euro all’anno. Lo raccontano i tecnici del settore: piccoli aggiustamenti nella routine generano risultati misurabili.

Da quando ho scelto il mercato libero, la stagione fredda non pesa più sulla bolletta di casa
I termostati intelligenti e le centraline automatiche consentono di modulare il riscaldamento anche da remoto. – greenwine.it

L’installazione di valvole termostatiche sui radiatori permette di gestire la temperatura stanza per stanza e ridurre gli sprechi. Allo stesso tempo, la manutenzione della caldaia resta un pilastro: una revisione annuale oltre al controllo dei fumi richiesto dalla normativa mantiene l’impianto efficiente e limita i consumi. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è l’effetto delle correnti d’aria: evitare ricambi d’aria eccessivi mentre il riscaldamento è acceso, non coprire i radiatori e abbassare tapparelle e persiane nelle ore serali aiuta a trattenere il calore dentro le stanze.

Infine, semplici abitudini domestiche — come ridurre la temperatura nei locali poco usati o usare teli spessi su finestre singole — contribuiscono in modo concreto alla riduzione della spesa senza grandi investimenti iniziali.

Interventi strutturali, tecnologia e la scelta del fornitore

Per chi può pianificare spese maggiori, gli interventi sull’involucro dell’abitazione restano i più efficaci a medio-lungo termine. Un cappotto termico, la sostituzione degli infissi o un’adeguata controsoffittatura possono tagliare i consumi fino al 20% nelle case meno isolate. Sebbene richiedano un investimento iniziale, il ritorno si vede nei consumi e nella qualità dell’abitare: meno richiami d’assistenza, meno dispersione di calore.

La tecnologia gioca un ruolo crescente: i termostati intelligenti e le centraline automatiche consentono di modulare il riscaldamento anche da remoto, adattandolo alle condizioni meteorologiche e alle abitudini di vita. In questo modo si evita il riscaldamento inutile quando la casa è vuota e si accende in anticipo solo quando serve, con precisione. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è quanto contino le programmazioni settimanali: personalizzarle evita sprechi.

Infine, la scelta del fornitore di gas è cruciale. Il mercato libero propone offerte con differenze di prezzo che possono arrivare al 34%, e una scelta non oculata può aumentare la spesa fino a 310 euro sull’anno per il solo riscaldamento, secondo le stime di alcuni osservatori. Confrontare le proposte, leggere le condizioni contrattuali e considerare costi fissi e variabili prima del cambio è fondamentale: l’operazione è gratuita e senza interruzioni del servizio, ma richiede anticipo per evitare ritardi nell’attivazione.

In molti condomini e quartieri italiani si stanno già vedendo scelte combinate — piccoli interventi sull’abitazione più una revisione dei contratti energetici — che riducono la bolletta e aumentano il controllo sui consumi: un cambiamento graduale, ma concreto, nelle case dove la gestione del calore è diventata una priorità quotidiana.