Scoperta in Sicilia la varietà di limone che nessuno conosce (e che profuma di storia)

Città

Vista sulla città di Messina-greenwine.it

Franco Vallesi

Ottobre 27, 2025

Dalla passione di Giovanni Interdonato nasce uno dei limoni più pregiati del Mediterraneo, simbolo di ingegno e identità siciliana.

Nel cuore della Sicilia orientale, tra i profumi intensi delle vallate di Fiumedinisi e Nizza di Sicilia, nasce una delle storie più affascinanti dell’agrumicoltura italiana: quella del limone Interdonato. Dietro questo frutto, oggi considerato una varietà d’eccellenza, c’è la figura carismatica e visionaria di Giovanni Interdonato, colonnello garibaldino e appassionato di botanica, che alla fine dell’Ottocento decise di dedicare la sua vita alla terra e alla sperimentazione agricola.

Il colonnello che inventò un limone

Dopo aver combattuto al fianco di Garibaldi durante le campagne per l’unità d’Italia, Interdonato si ritirò nella sua tenuta in Valle del Nisi, una zona fertile e luminosa dove gli agrumi crescono rigogliosi. Qui, mosso da curiosità e spirito scientifico, iniziò a studiare i limoni locali, alla ricerca di una varietà che potesse unire la dolcezza del cedro e la fragranza del limone “Ariddaru”, tipico della zona messinese.

Limone
Esiste una varietà di limone chiamato Interdonato-greenwine.it

Dopo numerosi esperimenti, riuscì a ottenere — con la tecnica dell’innesto per approssimazione tra due semigemme— un ibrido perfetto: più dolce, profumato e delicato dei limoni tradizionali, ma con una resistenza e una produttività superiori. Era nato il limone Interdonato, un agrume che avrebbe presto conquistato mercati e riconoscimenti ben oltre i confini dell’isola.

Un frutto raro e prezioso

Il limone Interdonato si distingue per la buccia sottile, il colore giallo tenue e la polpa succosa ma poco acida. La sua caratteristica più apprezzata è il sapore equilibrato, che lo rende ideale per l’uso in cucina e nella pasticceria. Non è un limone comune: matura precocemente, già a fine settembre, anticipando di diverse settimane le altre varietà siciliane.

Oggi è una delle eccellenze certificate con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), simbolo della qualità e della tradizione agricola della Sicilia. Viene coltivato principalmente nei comuni di Roccalumera, Alì Terme, Fiumedinisi, Nizza di Sicilia e Scaletta Zanclea, dove il microclima mite e l’esposizione al mare Ionio gli donano un aroma unico.

Il legame con la terra e la storia

Dietro ogni frutto di Interdonato si nasconde un racconto di passione e ingegno. L’idea che un ex militare garibaldino, abituato alla strategia e al sacrificio, abbia scelto di investire la propria energia nella natura, dà al limone un valore simbolico che va oltre l’agricoltura. È un frutto nato dalla libertà e dalla ricerca, dalla volontà di migliorare ciò che la terra già offriva.

In quegli anni, l’agrumicoltura siciliana viveva un momento di straordinaria crescita: i limoni dell’isola venivano esportati in tutta Europa e rappresentavano una fonte di ricchezza per intere comunità. L’esperimento di Interdonato non fu soltanto una curiosità botanica, ma una vera innovazione che contribuì al progresso dell’economia agricola locale.

Un’eredità che continua

Ancora oggi, i produttori della zona custodiscono con orgoglio la tradizione del limone Interdonato, mantenendo vivi i metodi di coltivazione tramandati da generazioni. Ogni fase — dalla potatura alla raccolta — viene eseguita con cura artigianale, nel rispetto della natura e dei ritmi stagionali.

La raccolta avviene manualmente, evitando che i frutti vengano danneggiati, mentre la selezione segue criteri severi: solo i limoni dal profumo intenso e dalla buccia perfetta possono portare il nome del colonnello.

Negli ultimi anni, l’Interdonato è stato riscoperto anche dai grandi chef e dai maestri pasticceri, che lo utilizzano per dare un tocco di eleganza e freschezza ai loro piatti. Il suo aroma leggermente dolce e la bassa acidità lo rendono perfetto per accompagnare pesce crudo, dessert e cocktail d’autore.

L’oro giallo delle colline messinesi

Passeggiare tra gli agrumeti di Fiumedinisi, specialmente al tramonto, significa immergersi in un paesaggio che profuma di storia e Mediterraneo. Le piante di limone Interdonato, ordinate e rigogliose, sembrano raccontare una Sicilia che non ha mai smesso di credere nella sua terra.

Lì, dove il mare incontra le colline, l’invenzione di un uomo dell’Ottocento continua a dare frutti. Non solo in senso agricolo, ma anche culturale: perché ogni Interdonato che arriva sulle tavole è il simbolo di una terra generosa e di un’idea geniale nata dall’amore per la natura.

Il colonnello Giovanni Interdonato non poteva immaginare che il suo esperimento, nato quasi per gioco, sarebbe diventato un’eredità preziosa per l’Italia intera. Eppure, a più di un secolo di distanza, il suo limone continua a raccontare la storia di un sogno siciliano che profuma di libertà, di mare e di sole.