Tra arte, natura e mistero: il borgo segreto a un’ora da Roma che incanta chiunque lo visiti

Vicino Roma

Il borgo medievale dove il tempo sembra essersi fermato-greenwine.it

Franco Vallesi

Ottobre 27, 2025

Un villaggio incantato, rifugio di artisti e sognatori: storia, curiosità e consigli per vivere Calcata, il borgo più bohémien del Lazio.

A poco più di un’ora da Roma, incastonato su una rupe tufacea che domina la Valle del Treja, sorge Calcata, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.

Con i suoi vicoli tortuosi, le botteghe d’arte e le case in pietra che si affacciano sul vuoto, questo piccolo borgo è diventato negli anni il rifugio di artisti, poeti e viaggiatori in cerca di ispirazione. Un paese sospeso tra storia e leggenda, dove ogni angolo racconta un pezzo d’Italia autentica.

Le origini antiche di Calcata

Le radici di Calcata affondano nella preistoria. La zona era già abitata in epoca antichissima e, nel tempo, divenne un importante avamposto della civiltà falisca, alleata dei Romani. Nei dintorni del borgo si trovano ancora le rovine della città di Narce, con resti di templi e necropoli.

U borgo medievale
Vicino Viterbo un borgo incantato-greenwine.it

Il nome Calcata appare per la prima volta in un documento dell’VIII secolo, tra il 772 e il 795, ma è nel Medioevo che il borgo assume la fisionomia che conserva tuttora: un labirinto di vicoli, archi di tufo e scorci mozzafiato sulla valle.

Negli anni ’30 del Novecento, il paese visse un destino singolare: considerato pericolante, venne dichiarato inagibile e abbandonato. Per oltre trent’anni rimase un borgo fantasma, fino a quando, negli anni ’60, una nuova ondata di vita lo riportò al suo splendore.

Il ritorno degli artisti e la rinascita hippie

Furono gli artisti e gli hippie a ridare anima a Calcata. Attirati dal fascino decadente del borgo e dai prezzi bassissimi delle case, molti pittori, scultori, musicisti e scrittori scelsero di stabilirsi qui. Nacque così la leggenda di Calcata, il paese degli artisti, una piccola comunità alternativa che trasformò il borgo in un laboratorio d’arte a cielo aperto.

Oggi, camminare tra i suoi vicoli significa entrare in un mondo parallelo: botteghe che profumano di legno e argilla, laboratori di ceramica, piccole gallerie d’arte e scorci che sembrano usciti da un film. Calcata non è un museo, è un’esperienza viva.

Cosa vedere a Calcata

Il primo consiglio è perdersi. Lasciatevi guidare dall’intuito e dalle curve strette che si aprono su piazzette e terrazze naturali. L’atmosfera è sospesa, quasi magica.

Da non perdere la Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, con la sua semplice facciata in pietra e il campanile che domina la piazza principale. Poco fuori dal borgo, merita una visita l’Opera Bosco, un museo-laboratorio all’aperto dove le opere d’arte si fondono con la natura del Parco Valle del Treja: sculture di legno, pietra e materiali naturali che cambiano colore con le stagioni.

Gli amanti della natura non possono perdere le Cascate di Monte Gelato, un angolo di paradiso a pochi minuti di distanza, dove l’acqua scorre tra rocce e mulini abbandonati. Il sentiero che collega Calcata al parco è uno dei più suggestivi del Lazio.

Cosa mangiare a Calcata

La cucina locale riflette l’anima semplice e genuina del borgo. Nei ristorantini tipici si servono piatti robusti e profumati: spezzatino di cinghiale, sugo di pecora alla calcatese, pasta fatta in casa e dolci alle nocciole, prodotto simbolo della zona.

Tra le trattorie più amate ci sono “Il Caraponzolo”, “Il Graal”, “La Piazzetta” e “Terra Mia”, dove si respira ancora l’atmosfera delle osterie di una volta. Per chi ama il relax, vale una sosta la storica Sala da Tè, dove si possono gustare infusi rari, caffè artigianali e dolci fatti in casa.

Dove dormire a Calcata

Chi vuole vivere fino in fondo la magia del borgo può pernottare in una delle case in pietra trasformate in B&B o appartamenti. Alcune camere conservano travi originali e affacci mozzafiato sulla valle. Per chi cerca un’atmosfera più tranquilla, ci sono soluzioni anche nei paesi vicini, come Mazzano Romano o Campagnano.

Come arrivare da Roma

Raggiungere Calcata è semplice. In auto basta seguire l’autostrada A1 o la Cassia Bis (SR2bis) fino a Nepi, poi proseguire sulla SP37 e infine sulla SP17b fino a Calcata Vecchia. In tutto, poco più di un’ora di viaggio da Roma.

Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere un treno fino a Civita Castellana e proseguire con un autobus locale.

Un borgo che vive d’arte e silenzio

Calcata non è solo un luogo da visitare, è un luogo da sentire. Tra il profumo dei forni, le note di una chitarra che risuonano da una finestra e le luci calde che si accendono al tramonto, il borgo sembra sospeso tra sogno e realtà.

Chi arriva qui scopre una parte d’Italia che ha saputo reinventarsi, trasformando l’abbandono in rinascita. Calcata è l’esempio perfetto di come la bellezza possa sopravvivere al tempo, grazie a chi sceglie di viverla e custodirla ogni giorno.

Un piccolo paese arroccato su una rupe, a un’ora da Roma, che continua ad attrarre anime libere, artisti e viaggiatori. Un posto dove, come dicono gli abitanti, “non si passa per caso, ma ci si resta per amore”.