Tre località del Parco nazionale della Maiella che trasformano il Natale in un viaggio tra luci, sapori e tradizioni d’Abruzzo.
La montagna in inverno ha un modo tutto suo di raccontare il Natale. I tetti imbiancati, l’aria fresca che pizzica le guance, i profumi di dolci e legna che sale dai vicoli stretti. In Abruzzo, nel 2025, tre borghi riportano ogni anno questa magia nella sua forma più vera: Campo di Giove, Caramanico Terme e Pacentro. Tre luoghi vicini tra loro, incastonati nella Maiella, dove gli abitanti accolgono i visitatori con quella calda ospitalità che fa sentire subito parte della festa. Qui il Natale non è un semplice evento commerciale ma un racconto di comunità. Una passeggiata tra casette in legno, luci e musiche rinnova emozioni che credevamo perdute.
Già al primo sguardo si capisce che ogni mercatino ha una propria identità: la montagna più selvaggia a Campo di Giove, la quiete termale a Caramanico, il fascino medievale di Pacentro. Eppure un filo comune li unisce: l’anima autentica dell’Abruzzo, che non cerca di stupire con effetti speciali ma con piccole cose fatte con cura.
Mercatini di Natale di Campo di Giove
Campo di Giove, in provincia dell’Aquila, si anima nelle settimane natalizie trasformandosi in un piccolo villaggio di legno e luci che risalta sul bianco della neve. Le casette degli artigiani offrono prodotti lavorati a mano, come decorazioni, oggetti in legno, tessuti tradizionali. Ogni stand custodisce una storia, spesso narrata dagli stessi artigiani che, con orgoglio, raccontano il significato dei loro lavori.
Tra una bancarella e l’altra si sente l’odore invitante di torroni, miele, formaggi di montagna, salumi tipici e vin brulé che aiuta a scaldarsi mentre il sole cala. La musica natalizia rimbalza sulle facciate delle case, i bambini corrono festosi, a volte con il naso che cola dal freddo, ma sorridenti. È un posto perfetto per chi ama il Natale semplice, meno turistico, più vero.
Quando scende il buio, il paese acquisisce un’atmosfera ancora più suggestiva: le luci calde si riflettono sul manto nevoso, sembrano quasi danzare con i passi lenti dei visitatori. La montagna è vicinissima, sembra quasi ascoltare. Per molti è un ritorno all’infanzia, per altri una scoperta nuova che lascia ricordi fortissimi. Un Natale così non ha bisogno di troppe parole, si vive con gli occhi e con il cuore.
Mercatini di Natale di Caramanico Terme e Pacentro
A pochi chilometri, Caramanico Terme propone un’esperienza natalizia dove il benessere termale si unisce al fascino di un borgo decorato a festa. Le vie diventano un percorso di profumi: caldarroste, crispelle dolci, liquori tradizionali. I visitatori passeggiano senza fretta, incontrano artigiani, ceramisti, maestri del presepe, ascoltano racconti e scherzi degli espositori. Spesso si trovano eventi musicali, cori montani e iniziative pensate per i bambini come la Casa di Babbo Natale o laboratori per creare biscotti da portare a casa.
Per chi arriva in gruppo o in famiglia, il mercatino è anche un punto di partenza per concedersi una pausa nelle terme o per ammirare le montagne circostanti, vestite d’inverno. La neve, quando cade, aggiunge una poesia spontanea che non si può prevedere ma che tutti sperano sempre di trovare.
Il percorso natalizio continua poi fino a Pacentro, uno dei borghi più fotografati della regione. Le sue stradine medievali sono già di per sé un presepe naturale, e durante il Natale sembrano uscire da un libro di fiabe. Il Castello Caldora domina il paese dall’alto, mentre a terra si susseguono banchi che propongono parrozzo, ferratelle, oggetti ricamati e piccoli capolavori realizzati a mano.
Il suono delle zampogne si diffonde tra le case in pietra, una tradizione che non passa mai di moda e che molti turisti ascoltano per la prima volta proprio qui. Gruppi di visitatori si fermano a parlare con gli artigiani, scattano foto, acquistano regali che hanno un valore doppio: quello del prodotto e quello della storia che porta con sé. Pacentro, quando si illumina la sera, mette in scena un Natale antico, forse perfino più forte nel silenzio che segue le feste.
Una giornata trascorsa tra questi mercatini lascia addosso una sensazione mista di pace e nostalgia. Si riparte con una busta piena di specialità, con le mani gelate e un sorriso che resta anche dopo i giorni di festa.
