Dieci percorsi in bici in Valtellina e dieci panini con Bresaola IGP: viaggio tra sport, natura e sapori locali.
Pedalare nel cuore della Valtellina, fermarsi nei borghi, attraversare ponti sospesi o costeggiare fiumi alpini. E poi? Ricaricarsi con un panino pensato su misura per chi viaggia in bici. È questa l’idea del progetto “A Tutto Gusto”, lanciato dal Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, che ha realizzato una guida con 10 itinerari cicloturistici distribuiti su tutto il territorio e associati a 10 panini gourmet realizzati con la Bresaola della Valtellina IGP. Il circuito coinvolge locali selezionati, i cosiddetti RistoBike, pronti ad accogliere ciclisti affamati di natura, cultura e sapori autentici. Ogni percorso è geolocalizzato, accessibile via QR Code, con tracciati GPS consultabili da smartphone. L’iniziativa si svolge da giugno a settembre.
Gusto e territorio: così la Valtellina si promuove con la sua eccellenza IGP
L’intera operazione ruota attorno a un concetto preciso: legare il prodotto tipico alla conoscenza del territorio. I 10 percorsi – due per ognuno dei cinque mandamenti – sono stati selezionati da Luca Calcagno, esperto di biking e profondo conoscitore della Valtellina, con la supervisione di Valtellina Turismo, l’ente che coordina le attività di promozione turistica. Si va dall’anello panoramico di Madesimo alle incisioni rupestri di Grosio, passando per il celebre Ponte nel Cielo della Val Tartano e i suggestivi vigneti terrazzati tra Sondrio e Tirano. Ogni tappa è pensata per offrire un’esperienza immersiva tra paesaggio e gastronomia.
Il progetto punta anche alla sostenibilità alimentare, proponendo panini ideati secondo le linee guida nutrizionali del biologo Emilio Buono, che ha collaborato con i ristoratori coinvolti per creare abbinamenti bilanciati e gustosi. Non è una trovata turistica qualsiasi: i panini saranno venduti in un pack dedicato, chiamato “Destinazione Bresaola”, che racconta l’origine del prodotto, la sua storia, le sue caratteristiche nutrizionali e il legame profondo con la valle.
Aderiscono alla campagna 10 locali tra bistrot, ristoranti e bar storici, ciascuno collocato strategicamente all’inizio, lungo o alla fine dell’itinerario proposto. Ogni panino è diverso, con ingredienti scelti in base alla creatività del ristoratore, alla disponibilità locale e alla stagionalità: dalla focaccina alla farina di polenta alla ciabatta bianca con Scimudin e rucola, passando per mousse, cialde croccanti, pane ai cinque cereali, burrata e maionese al lime. L’elemento comune è sempre uno: la Bresaola della Valtellina IGP, certificata e riconosciuta in tutta Europa.
Dalla ciclabile Valchiavenna ai laghi di Cancano, un turismo lento che fa bene
L’iniziativa risponde anche al crescente interesse per il turismo lento, capace di valorizzare aree meno battute dal turismo di massa. In questo caso, si tratta di percorsi adatti a ogni livello di allenamento, con opzioni anche per famiglie o ciclisti occasionali. Tra i più scenografici si segnala l’anello degli Andossi, con vista sui Pizzi della Valle Spluga, o il tour verso la Val Tartano, dove si attraversa uno dei ponti tibetani più alti d’Europa. Ogni itinerario ha un’identità forte, sia paesaggistica sia gastronomica.
Un esempio è la ciclabile della Valchiavenna, che ha vinto il 3° premio agli Italian Green Road Awards 2022, oppure il Sentiero Valtellina, che con i suoi 114 km affianca il fiume Adda dal Lago di Como fino a Bormio. Lungo questi percorsi, il cicloturista non solo gode di scorci alpini e silenziosi vigneti, ma può anche riscoprire la storia del territorio, come nel tratto da Tirano a Grosio, dove si trovano incisioni rupestri millenarie.
Il valore aggiunto sta nella mappatura digitale e accessibile. Ogni percorso è accompagnato da un QR code che apre la mappa GPS, utile anche in modalità offline. In più, la guida cartacea – stampata in 8.000 copie – sarà distribuita in tutti gli infopoint turistici e nei locali aderenti. Lo scopo è rendere l’esperienza replicabile da chiunque, in autonomia, con pochi strumenti: una bici, uno smartphone, e la voglia di scoprire qualcosa di autentico.
Per la Valtellina, l’estate 2025 si annuncia quindi come un’occasione concreta per coniugare promozione territoriale e valorizzazione agroalimentare, affidandosi al traino crescente del cicloturismo. Un modello replicabile, che potenzialmente può essere esteso ad altri prodotti locali e ad altre valli. Intanto, a pedalare sono in tanti. E chi si ferma, questa volta, non è perduto: si prende un panino e riparte.
