Dove l’arte incontra il vino: le 21 cantine italiane più belle da vedere almeno una volta

Grotta

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Franco Vallesi

Novembre 1, 2025

Dalla Toscana alla Sicilia, passando per il Trentino e l’Umbria, un viaggio tra le meraviglie architettoniche del vino italiano dove il design incontra la tradizione

C’è un’Italia che si assapora e si contempla, dove il vino diventa esperienza e le cantine si trasformano in opere d’arte. In tutte le regioni del Paese, le aziende vitivinicole non sono più solo luoghi di produzione, ma veri e propri templi dell’architettura rurale contemporanea, capaci di raccontare storie, territori, famiglie e visioni attraverso lo spazio.

Dalle colline senesi ai pendii dell’Etna, fino ai paesaggi alpini della Valle d’Aosta, l’enoturismo evolve e propone itinerari in cui degustazione, arte, design e natura si fondono. Alcune cantine offrono wine resort con vista mozzafiato, altre sono firmate da archistar del calibro di Renzo Piano o Mario Botta, altre ancora custodiscono tesori enologici antichi come il vino Perpetuo di Marsala.

Ne abbiamo selezionate 21, tra le più belle da visitare almeno una volta nella vita.

Viaggio tra architettura e vino: da Petra alla Cantina del Carapace

Al primo posto non può che esserci la Cantina Petra, in Toscana, progettata da Mario Botta. Incastonata nella collina e affacciata sul Mar Tirreno, colpisce per il suo cilindro in pietra che dialoga con il paesaggio. È un luogo dove il vino non si assaggia soltanto: si vive come percorso architettonico ed emotivo.

Segue la spettacolare Tenuta Castelbuono, in Umbria, con il suo “Carapace” realizzato da Arnaldo Pomodoro: una cantina-scultura a forma di tartaruga, simbolo di longevità e legame con la terra. Qui la visita è un’immersione nell’arte contemporanea e nel cuore del Sagrantino.

Vino
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In Piemonte, la famiglia Ceretto ha trasformato la Cappella delle Brunate in un tempio colorato del vino, coinvolgendo artisti internazionali come Sol LeWitt e David Tremlett. La degustazione dei Barolo in verticale diventa così un’esperienza estetica completa.

Non mancano esempi d’eccellenza al nord, come Cantina Tramin, in Trentino-Alto Adige, con il suo design scultoreo in vetro e acciaio che domina i vigneti. O la Cantina Ferrari, dove migliaia di bottiglie riposano in silenzio in ambienti eleganti, pensati per celebrare la storia del Metodo Classico italiano.

Sicilia, Toscana e il sud: tra tradizione antica e sperimentazione contemporanea

Scendendo verso il sud, è impossibile non citare Donnafugata, una delle aziende simbolo della rinascita enologica siciliana. Le sue strutture a Marsala, Pantelleria e Contessa Entellina offrono percorsi tra corti profumate, barriccaie scavate nel tufo e piatti della cucina isolana.

Nella stessa regione, Baglio Donna Franca è un wine resort ricavato in un ex rudere dei Florio, oggi completamente restaurato. Ospita la più grande collezione di vino Perpetuo d’Italia, un nettare senza tempo che incarna l’anima del territorio marsalese.

Tra le architetture più recenti spicca la Tenuta dell’Ammiraglia, in Toscana, progettata da Piero Sartogo: una cantina “invisibile” immersa nel paesaggio, con temperatura regolata naturalmente grazie alla struttura ipogea. Così come Le Mortelle, della famiglia Antinori, che unisce produzione sostenibile, design circolare e una vista mozzafiato sulle colline maremmane.

La lista è lunga e ogni cantina racconta una storia diversa: ColleMassari, con la sua barricaia alimentata da fitodepurazione; Fonterutoli, con il suo impianto per caduta naturale; Planeta, che ha rilanciato il Nero d’Avola a partire da una casa colonica del Seicento; o Feudi di San Gregorio, in Campania, esempio perfetto di integrazione tra tecnologia, cultura e ospitalità.

Alcune strutture, come Villa Vignamaggio, permettono di passeggiare tra i giardini rinascimentali e degustare vini legati alla leggenda della Monna Lisa. Altre, come Cusumano, offrono spazi polifunzionali dove si respira l’identità dinamica della Sicilia contemporanea.

Visitare queste cantine non significa solo bere ottimo vino, ma entrare in contatto con la bellezza di un’Italia che sa innovare restando fedele alla sua anima agricola. Un patrimonio da scoprire, una tappa obbligata per ogni amante del vino e del paesaggio italiano.